DICIOTTENNE RUMENO MORTO IN VIA OSLAVIA: LA QUESTURA CONFERMA TUTTE LE IPOTESI FATTE DA PRIMAPAGINA. ANCHE QUELLA DI UNA PARTITA DI EROINA TAGLIATA MALE MESSA IN CIRCOLAZIONE NELLA ZONA

CHIUSI – La Questura di Siena, con un comunicato ufficiale di sabato scorso (7 luglio) ha confermato tutte le ipotesi formulate da Primapagina sulla morte improvvisa del diciottenne di origini rumene, avvenuta la settimana precedente in via Oslavia a Chiusi Scalo. Confermata la morte “per arresto cardiaco dovuto all’assunzione di un cocktail di droghe tra le quali l’eroina“.
A tal proposito la Questura spiega che “il giovane conosciuto nella cittadina, dove aveva iniziato gli studi superiori poi interrotti per dedicarsi al lavoro, era considerato un bravo ragazzo, sempre disponibile con gli altri. Da qualche tempo era andato a convivere con una ragazza coetanea, nell’appartamento dove è stato trovato cadavere.
Non si esclude che il ragazzo abbia assunto il micidiale mix di droghe proprio all’interno della casa nella quale è morto. Adesso gli inquirenti dovranno verificare se fossero presenti altre persone e le loro eventuali responsabilità, nella cessione della sostanza letale“. Ma la Questura conferma anche l”ipotesi, a questo punto, più preoccupante di tutte che questo giornale aveva gettato sul tavolo, notando come il caso del 18enne rumeno fosse il secondo in poche settimane in un realtà di piccole dimensioni come Chiusi: quella che sia stata messa in circolazione una partita di eroina tagliata male, quindi pericolosa: “Si parla – scrive la Questura – del secondo decesso per assunzione di sostanze stupefacenti dall’inizio dell’anno in una piccola realtà come è Chiusi, tanto che è stato aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Siena, muovendo dall’ipotesi, che pare confermata dalle primissime indagini condotte dalla Polizia di Stato, in particolare dal Commissariato di Pubblica Sicurezza del luogo, di una partita di eroina tagliata male, che circola nell’ultimo periodo nelle zone di Chiusi e Chianciano Terme.”
Una dichiarazione, questa da parte della Polizia, che fa scattare un allarme immediato. Dopo quella del 31enne chiusino trovato morto in via Meucci e quella del diciottenne trovato cadavere in via Oslavia, altre vite potrebbero essere in pericolo. Implicitamente la nota della Questura conferma che nella zona di Chiusi-Chianciano un “giro di droga”, anche pesante c’è ed è conclamato. “Dio c’è”, insomma anche in questa parte di Valdichiana, anche se nessuno lo scrive più come un tempo sui cartelli stradali, per far sapere che la merce è arrivata… C’è da augurarsi che l’indagine avviata porti ad individuare nel più breve tempo possibile gli spacciatori. Perché l’eroina è un problema in sé, se poi è anche tagliata male, il problema è doppio. Due morti in due mesi sono un tributo altissimo per una cittadina come Chiusi. Due tragedie immani. L’ultima vittima peraltro era – secondo quanto scrive la stessa Questura – un ragazzo per bene, non un “tossico abituale”, stesso discorso per il giovane chiusino morto in precedenza.
Adesso, questa storia della droga e della partita pericolosa (addirittura letale) non è più una supposizione giornalistica fatta mettendo semplicemente in fila gli elementi, i contorni e le coincidenze della vicenda, ma una ammissione ufficiale da parte della Polizia di Stato, che è l’organo preposto al controllo del territorio.
Chi nei giorni scorsi ha accusato Primapagina di fare dello sciacallaggio, addirittura di aver usato toni razzisti, solo per aver specificato che il ragazzo morto in via Oslavia era di origini rumene (cosa che ha fatto anche la Questura, del resto) dovrebbe rimangiarsi le stupidaggini che ha detto e chiedere scusa. Soprattutto nel caso di esponenti politici e consiglieri comunali (Bonella Martinozzi e Luca Scaramelli, per esempio) i quali anche per la funzione che ricoprono, dovrebbero stare più attenti ai commenti che fanno.
Ovvio che di fronte a eventi tragici come la morte improvvisa di due ragazzi a distanza di poche settimane, il sentimento principale è quello del dolore per le due vite spezzate, ovvio che nel dire che uno era rumeno e uno chiusino non c’è nulla di razzista (neanche in sottofondo), è semplicemente un elemento di cronaca; ovvio che la speranza è che gli inquirenti facciano luce su eventuali responsabilità di altre persone, ma, lo ribadiamo ancora una volta, in questo momento la cosa più importante è individuare quella partita di eroina tagliata male ed evitare che faccia altre vittime.
Da registrare una dichiarazione rilasciata da sindaco di Chiusi Bettollini. Anch’egli non nasconde o minimizza il problema: “Queste sono notizie che non vorresti mai commentare. Sono vicino alla famiglia, che conosco bene; una famiglia stimata e rispettata da tutti. Il tema della droga è una piaga vera che bisogna affrontare insieme. Da uomo delle istituzioni ho piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e sono certo che il loro lavoro sarà importante, incisivo e velocemente risolutivo del problema che sembra emergere nel nostro territorio. Allo stesso tempo però, dobbiamo riconoscere che nella nostra comunità c’è un problema e che la soluzione va trovata tutti insieme e proprio per questo, l’impegno della nostra Amministrazione sarà quello di aiutare il lavoro delle forze dell’ordine favorendo incontri di sensibilizzazione tra genitori e tra ragazzi. I problemi non si nascondono, ma si affrontano, senza eccessi ma anche non sottovalutando. Nel prossime settimane ci impegneremo per questo. Desidero abbracciare forte la famiglia”.
M.L.
chiusi, Droga, questura Siena
Visto che vengo chiamato in causa rispondo solamente dicendo che questo giornalino il 2 luglio ha scritto delle ipotesi sulla morte del ragazzo basate sulle prime indiscrezioni dell’autopsia svoltasi sempre secondo questo sedicente organo di informazione la mattina del 2 luglio mentre l’autopsia si è svolta in realtà il 4 luglio a Siena. Credo che ogni altro commento sugli articoli di Primapagina e la loro attendibilità sia inutile. Ho fatto notare la bufala dell’autopsia del 2 luglio commentando un precedente articolo sull’argomento, guarda caso il solerte Lorenzoni non ha replicato a quel commento. Le opinioni sono una cosa, i fatti invece non si discutono così come le bufale.
E quando sono bufale riguardanti la morte di un diciottenne sono bufale tristi e fuori luogo.
Va be’, mi sa che hai perso un’occasione per tacere…Tutte le notizie riportate come indiscrezioni sono state prima verificate. Tant’è che sono state poi confermate dalla questura. Si chiamano “anticipazioni” e “indiscrezioni” proprio perché non sono ufficiali, ma sono cose certe. Quindi nessuna bufala, purtroppo. Tutto vero: la morte del18 enne, il coctail di droga e altro, la partita di eroina tagliata male, l’allarme per altre vite in pericolo. Caro Luca invece di polemizzare con i giornalini sarebbe forse più utile che tu e il tuo gruppo politico (che è anche quello che ho sempre sostenuto ed è per costituzione attento alle dinamiche giovanili) prendesse una qualche iniziativa sull’argomento. Che è una cosa serissima e preoccupante. Finora non ho sentito una parola in tal senso. Questa sì, mi sembra una mancanza grave e un errore politico altrettanto grave, perché lascia la piazza al solo Bettollini…
Ma è vero o no che il 2 hai scritto che era stata eseguita l’autopsia? Rispondo io si è vero perché e scritto on un articolo pubblicato dal giornalino primapagina. Discutere i dati di fatto non è molto intelligente. Le persone come te che dichiarano di aver sempre ragione francamente mi fanno paura, oltre che fastidio. Io credo di sbagliare spesso è non ho problemi ad ammetterlo quando me lo fanno notare, l’autopsia del 2 luglio era una bufala non ci vorrebbe niente ad ammetterlo, può succedere di sbagliare quando si lavora. Su tutto il resto della vicenda scrivi quello che vuoi non mi interessa proprio per come conoscevo Ruben e per il bene che voglio alla sua famiglia ho altro a cui pensare.
Sul sostegno al nostro gruppo politico, che millanti tanto ma che francamente non ho mai notato sarebbe stato meglio tacerlo avremmo preso molti più voti.
Per quanto riguarda la situazione sociale a Chiusi il mio gruppo politico ha più volte denunciato il fatto che il paradiso terrestre descritto dalla maggioranza e dal giornalino di “informazione” chiusinforma non esiste, diglielo anche te al tuo amato Sindaco che non perdi l’occasione di incensare per ogni piccolo evento.
Quella dell’autopsia non era una ‘bufala’. È stata come scritto nell’articolo una indiscrezione (o anticipazione), cioè una notizia non ancora ufficiale, ma avuta da fonte certa e autorevole. Anzi due fonti… La conferma totale, anche nelle parole usate, da parte della Questura ne è la prova. Le bufale sono altra cosa, sono notizie false. Qui di falso non c’era niente. Solo una discrepanza sulla data ufficiale di un esame medico legale. Che non sposta assolutamente nulla. Polemizzare su quello senza parlare del problema vero mi pare francamente fuorviante.
Per quanto riguarda il mio personale appoggio ai podemos, prendo atto che non è (e forse non è mai stato) gradito. Evidentemente mi ero sbagliato. Anche il termine podemos (traduzione letterale di Possiamo) non l’ho azzeccato. Molto meglio in effetti, il movimento di Iglesias. A Chiusi neanche l’ombra di una cosa del genere si è vista, purtroppo. E la colpa in questo caso non è mia… Comunque, se questo è il problema, tolgo subito il disturbo e ritiro il mio appoggio ai podemos chiusini, così da domani voleranno nei sondaggi, prenderanno un sacco di voti e porteranno finalmente il vessillo della sinistra a sventolare di nuovo sul cielo di Chiusi (se nel frattempo non lo hanno smarrito da qualche parte)… P.S. Il problema non è avere o volere sempre ragione. E’ capire ciò che si legge. Ma qui il discorso si farebbe lungo.
Quella dell’autopsia non era una ‘bufala’. È stata – come scritto nell’articolo – una indiscrezione (o anticipazione), cioè una notizia non ancora ufficiale, ma avuta da fonte certa e autorevole. Anzi due fonti… La conferma totale, anche nelle parole usate, da parte della Questura ne è la prova. Le bufale sono altra cosa, sono notizie false. Qui di falso non c’era niente. Solo una discrepanza sulla data ufficiale di un esame medico legale. Che non sposta assolutamente nulla. Polemizzare su quello senza parlare del problema vero mi pare francamente fuorviante.
Per quanto riguarda il mio personale appoggio ai podemos, prendo atto che non è (e forse non è mai stato) gradito. Evidentemente mi ero sbagliato. Anche il termine podemos (traduzione letterale di Possiamo) non l’ho azzeccato. Molto meglio in effetti, il movimento di Iglesias. A Chiusi neanche l’ombra di una cosa del genere si è vista, purtroppo. E la colpa in questo caso non è mia… Comunque, se questo è il problema, tolgo subito il disturbo e ritiro il mio appoggio ai podemos chiusini, così da domani voleranno nei sondaggi, prenderanno un sacco di voti e porteranno finalmente il vessillo della sinistra a sventolare di nuovo sul cielo di Chiusi (se nel frattempo non lo hanno smarrito da qualche parte)… P.S. Il problema non è avere o volere sempre ragione. E’ capire ciò che si legge. Ma qui il discorso si farebbe lungo.
Come sempre, non hai sbagliato niente. Discutere con te è come giocare a scacchi con un piccione: puoi essere il miglior giocatore di scacchi del mondo, il piccione continuerà a far cadere i pezzi, cacherà sulla scacchiera e se ne andrà via impettito e fiero di sé. Stammi bene.