CHIUSI, 500 MILA EURO DAL CIPE PER IL RECUPERO DEGLI ANTICHI LAVATOI. QUANDO I REGALI ARRIVANO CON IL TRENO…
CHIUSI – Quando il 24 novembre scorso Matteo Renzi con il suo codazzo di ministri e deputati sbarcò a Chiusi con il treno “Destinazione Italia”, il sindaco Bettollini si prese pure del salame dalle opposizioni locali che non fecero mancare la loro piccola manifestazione di dissenso. Renzi c’era abituato, aveva già preso fischi e improperi ovunque. Lo stesso Bettolini l’aveva forse messa nel conto quella contestazione. Ma poco più di un mese dopo, il 27 dicembre, il salame si è trasformato in un succulento regalo di Natale che il sindaco di Chiusi si è visto recapitare per posta elettronica certificata proprio dal ministro Luca Lotti, uno di quelli che erano sul treno di Renzi il giorno della tappa chiusina…
Il ministro Lotti infatti ha comunicato al sindaco che il 22 dicembre il CIPE ha approvato e deliberato un finanziamento di 490.000 euro per il progetto di recupero degli ex lavatoi pubblici di Chiusi Città, appena fuori da porta Lavinia.
Lo stanziamento delle risorse, che copriranno l’intero importo dell’intervento, è stato concesso a fronte di un progetto immediatamente eseguibile presentato dal Comune di Chiusi e per la rilevanza storica dell’area e del fabbricato che, come si legge nella nota di vincolo “ha notevole interesse pubblico perché comprendente il centro urbano e la zona circostante, in cui si includono centri focali come Dolciano, la Marcianella, Montevenere e le aree archeologiche delle Tombe Etrusche e quella intorno al lago; costituisce un complesso assolutamente unitario di grande valore paesistico sia per la conformazione orografica del terreno che per la particolare attrattiva della visione panoramica che si gode dall’alto…”.
L’intervento previsto dall’Amministrazione Comunale prevede di riqualificare l’intero comparto consolidando le strutture murarie esistenti (muro perimetrale, vasche e archi), la realizzazione di una nuova copertura sorretta da una struttura in ferro e con elementi in acciaio (completamente indipendente dalle murature esistenti) che riprenderà la stessa conformazione di quella originale, ma con andamento curvilineo a sbalzo e manto in rame. Per quanto riguarda l’esterno sarà realizzata una nuova pavimentazione drenante nella zona perimetrale del fabbricato e con piantumazione di cespugli e piccoli arbusti nonché l’installazione di un impianto elettrico e di ricircolo dell’acqua nelle vasche. Al fine di permettere la fruizione del manufatto e anche l’organizzazione di eventi è prevista, inoltre, la realizzazione di una pedana vetrata da porre al di sopra di una vasca così da lasciare visibile l’intera struttura e l’acqua ripristinata.
Dopo anni e anni di parole progetti, arrivano finalmente i soldi per portare a compimento un restauro importante. Ci è voluto il treno di Renzi?
Bettollini ha voluto ringraziare il ministro Lotti “per aver mantenuto fede alla stretta di mano” che i due si sono dati in occasione della fermata a Chiusi dell’ex premier a novembre.
Non è chiaro se Bettollini che renziano doc è sempre stato sia entrato anche a far parte del famoso “giglio magico” con Lotti e la Boschi… Una cosa è certa: quando passano certi treni è bene prenderli, anche al volo… Possono portare soldi e soluzioni e non solo salami o carbone come quello che la Befana porta a i bambini cattivi. Magari, però, stia attento all’ambiente. Quello dei “gigli magici” è un ambientino particolare dove ci vuole un nulla a ritrovarsi in una sala col pavimento a scacchi con il grembiulino addosso e il cappuccio in testa.
Ma queste sono congetture: ci sta che certi rapporti abbiano avuto il loro peso, ma ufficialmente il finanziamento del recupero dei lavatoi di Chiusi da parte del Cipe è arrivato grazie alla possibilità di utilizzare risorse non spese nei termini previsti per altri progetti e spendibili invece per progetti immediatamente cantierabili. Il progetto presentato da Comune è rientrato tra questi. Per Bettollini & C. è indubbiamente un punto da segnare nel pallottoliere. Per Chiusi il recupero di un tassello della propria storia.
Questa sarebbe una notizia eccezionale se non fosse una delle tante marchette elettorali ! D’altronde sono specializzati in questo ! 80 euro,bonus libri,contributo ragazzi,contributo computers agli insegnanti….sai quante se ne inventano coi soldi degli Italiani !
Una volta si chiamavano “marchette elettorali”. Che altro dire il tempismo circa la concessione del finanziamento non lascia dubbi. L’entità sembra altresì debordante circa la necessità relativa all’intervento.
Marchetta elettorale o no è un buon progetto e un ottimo risultato, che viene dopo altri lavori che erano doverosi e che sono ottimi risultati! Adesso però servono altri lavori, tipo quelli per la famosa frana, il muro dell’orto vescovile, bonifica della ex fornace, etcc! E quando finalmente questi lavori saranno fatti, marchetti elettorali o meno, saranno degli ottimi risultati!
Io non sò se sia debordante o meno come dice Patrizi, sò per certo che l’etica politica è andata a farsi friggere e quello che più mi rattrista è che si insegua ancora tali metodi come se fossimo tutti una marea di boccaloni che abboccano alla supposta bonarietà e magnanimità dei nostri governanti, giusto proprio come il principe che distribuiva caramelle al popolo che applaudiva al suo passaggio. Ma vi sembra normale tutto questo che passi il segretario di un partito ed un ministro della repubblica in visita a Chiusi e che dopo un mese arrivino i soldi e che tutto questo produca un pensiero nelle menti delle persone che si sà bene dove vada a finire il ragionamento ”meglio a noi che ad altri?” E che ”sissignore sia questa la gente che tifa per Chiusi nei luoghi di comando”.Non è altro- detto in soldoni- il metodo gaviano delle due scarpe degli anni ’50 quando il padre del fù ministro Gava distribuiva nei bassi di Napoli la scarpa destra e se avesse vinto avrebbe distribuito la sinistra…e vinceva pure….adesso non siamo più a quei tempi certamente ma i metodi alla fine ritengo che siano quelli.C’è differenza profonda forse mentre il popolo bue applaude.Anzi, dirò dipiù che oltre a questo secondo me è più dannoso ancora il fatto che faccia pensare alla gente che ” i nostri amici all’Avana” facciano parte di un ragionamento e di un metodo per il quale siccome vi sono insediati,eletti con i voti senz’altro, esistano e producano questo, occorra riconfermarli sennò come faremo? Il bello è che poi si parli di etica dello Stato. ”Meglio a noi che ad altri” con la grancassa dei media che per oscurare il fatto etico che possa produrre tutto questo e non parlandone, ritiene di sparare consigli per apparire equilibrata ed indipendente al fine dei rischi che si corrano frequentando gli ambienti dotati di mascherine e di compassi….. Ma per favore…un minimo di serietà non guasterebbe.E non mi sembra di essere un denigratore quando dico che tali princìpi in Italia non vengano rispettati perchè la gente è questa e la politica che elegge la gente ne è la diretta conseguenza.Io spero che un bel giorno tutto questo finirà e la gente prenderà coscenza che l’Italia non dovrebbe funzionare così, con metodi politici che rasentano le clientele, soft a secondo dei luoghi dove certa politica si afferma(perchè ci sono anche quelli più brutali per esempio al Sud in certe zone…) e che una delle sue palle al piede è proprio questa.O no ? Il tragico è che è proprio chi comanda e chi l’ha comandata da sempre che parla di rinnovamento.A me- ma per fortuna non sono solo-basterebbe anche solo questo per non votarli, mentre a parecchi sembrerebbe di no.
Che si tratti di un “regalo” politico ed elettorale è scritto nel titolo dell’articolo. Quindi su questo non ci piove. Ma che avrebbe dovuto fare Bettollini, rifiutare il finanziamento? Il Comune aveva già elaborato un progetto e chiesto un finanziamento per sistemare i lavatoi quindi l’intenzione di fare questo lavoro c’era anche prima che arrivasse il treno di Renzi e Lotti. Poi è arrivato il treno e con esso prima una stratta di mano tra amici e sodali, poi i soldi. Che tra l’altro sono soldi che altri – da altre parti d’Italia – non sono stati in grado di spendere nei tempi e modi previsti…E’ lo specchio di una visione clientelare e “amicale” della politica e della pubblica amministrazione? Probabilmente sì.Ma quando mai la politica italiana non ha usato questi metodi? La Dc e il Psi ne avevano fatto un vangelo. Il renzismo non ha inventato niente. Tutto già visto..
X Pifferi.”Gli ottimi risultati” indipendentemente da come si raggiungano producono- e neanche alla lunga- ottime falle politiche nei metodi e nei contenuti. E’ questione di cultura politica di un sistema che stà andando a fondo e con esso la gente.Questo è ” l’ottimo risultato” che si raccoglie.Perchè tutte le nostre chiamiamole così ”macchie e discrasie” derivano da questo, dal vedere i risultati e non interessarsi mai di come si raggiungano.In pratica il ”senso dello sviluppo” odierno, fregandosene altamente da cosa e da come certi risultati si producano.Proprio il suo discorso e pensiero del qale ho parlato nell’altro intervento. E per rimanere nella scala delle consentite priorità anche se le fonti di finanziamento facciano capo ad una diversa natura giuridico amministrativa, sembra davvero giusto che prima ci possa essere il finanziamento di una struttura dei lavatoi a Chiusi e poi in seconda battuta quella di una frana che è minimo tre anni che produce i suoi effetti sul traffico ed anche contribuisce a mettere in evidenza nella testa della gente amministrata l’inadeguatezza degli organi che v sono preposti ? Per chiudere le ricordo anche di tener conto di un vecchio discorso che mi piace molto ricordare e che è quello di Adamo Smith quando a proposito dei risultati e delle tendenze di certe teorie e modi di pensare che sorgono proprio in prossimità temporali delle realizzazioni portando euforia nella gente ed idee che finalmente si sia imboccata la strada giusta, si dice che certe teorie confutate dopo le realizzazioni portino a capire come si vogliano far corrispondere ad interessi di gruppi di pressione.Cioè quando si formulano teorie e pensieri,questi sembrano giusti salvo npoi riflettere sui risultati ed accorgersi che tale modo di pensare era errato.Adamo Smith conclude col dire:”non c’è dubbio che tutto questo accada regolarmente”. Quindi l’esatto contrario di ciò che si afferma. Era la fine del 1700 quando fece tale discorso e se oggi pensa che possa essere diverso forse una regolata ai metodi di ciò che si dice e di come si pensi bisognerebbe darla.
I fondi vanno usati quando ci sono. Evidentemente ora c’era spazio per i lavatoi e non per la frana. Che poi la politica produca effetti negativi nella società è una cosa abbastanza ovvia.
X Marco e Pifferi… Fermo là, lungi da me fare il moralista, ma chi l’ha detto che fossero soldi che altri non hanno avuto il modo ed il tempo di usare ? ” La stretta di mano fra amici solidali ? ” I soldi vanno usati quando ci sono ? ” …e via dicendo. Desidero solo dire una cosa che Marco si limita a dire facendola precedere da un ”forse sì”. Non è così che si affrontano le problematiche perchè in tal modo si dà la visione a tutto il resto della cittadinanaza che il sistema e gli ingranaggi possano girare lubrificati da strette di mano fra amici di corrente solidali da parte della politica che dovrebbe comprendere le esigenzre di tutti( Lotti è unj ministro di tutti oppure no?)Se si fa finta di non vederlo questo problema allora tutto diventa possibile.Ed è chiaro che ci si rammarichi della politica(Pifferi) ma se si valida questi aspetti e se si fanno assurgere a contenuti positivi siamo i primi noi ad essere i distruttori di un etica di cui poi ci lamentiamo che possa produrre effetti negativi. E siamo noi stessi i primi a saltare ed a scavallare noncuranti certi tematiche.Tutto qui ma non è proprio poco mi sembra.” E che doveva fare Bettollini?”.Sembra lo stesso discorso d quando tu Marco dicesti a proposito della scelta di Scaramelli di correre per la regione:” certi treni passano solo una volta”.
Allora secondo me è questa la povertà della politica di cui ci lagnamo, non c’è dubbio, e le conseguenze sono automatiche perchè la sorgente di queste è insita dentro ad un certo modo di ragionare che fa parte di noi. Anzi di loro. Quanto sarebbe invece meglio dare un esempio di rispetto da parte dei preposti alla politica delle regole generali e condivise….perchè sennò si arriva a dire alla fine come dici tu Marco a proposito delle mance elettorali :”forse si”.Ed è ”un forse sì” che alla fine porta a non distinguere più dove inizi il bene pubblico e dove inizi la sua negazione….e non mi sembra proprio di essere un moralista in tale giudizio. Io vorrei che la politica funzionasse diversamente e che le cose si facessero non con strette di mano fra amici solidali.Ma sembra invece che avvenga il contrario e che la gente applauda, tranne pochi.
Carlo, che i soldi arrivati a Chiusi per i lavatoi sono soldi che altri non sono stati in grado di spendere è scritto nella delibera del CIPE (e anche nell’articolo).
Marco,vai a vedere le delibere comunali inerenti alla vendita dei macelli pubblici,poi vedi da quanto tempo dovevano essere messi a posto i lavatoi e chi doveva pagare per la ristrutturazione degli stessi ! Guarda anche sulle interrogazioni fatte a riguardo,guarda le risposte dell’assessore al bilancio di allora,Castellano,e poi discutine,prima no !