SWING STONATO: RITIRATI DAL SERVIZIO I NUOVISSIMI TRENI DIESEL SULLA CHIUSI-SIENA. LA REGIONE HA SPESO 48 MILIONI DI EURO
CHIUSI – Si chiamano Swing e dovevano essere tutta un’altra musica. Parliamo di 13 treni diesel di nuovissima generazione entrati in funzione nelle linee locali non elettrificate della Toscana. Alcuni dal mese di marzo 2015, altri a luglio-agosto e altri ancora più recentemente. Sono utilizzati sulla Pisa-Lucca-Aulla, sulla Siena-Grosseto e sulla Empoli-Siena-Chiusi… Tredici convogli in tutto di cui 2 pagati da Trenitalia e 11 pagati dalla Regione Toscana che ha speso 48 milioni di euro. Trenitalia ne ha invece investiti 8. Praticamente più 4 milioni di euro a treno.
Un’operazione sbandierata ai 4 aventi con tanto di inaugurazioni, tagli di nastri e articoli su tutti i media, come un’operazione di ammodernamento del servizio ferroviario anche nelle linee cosiddette secondarie e non elettrificate.
In effetti i nuovi Swing si presentavano con caratteristiche innovative: 161 posti a sedere, spazio per le biciclette, due posti per viaggiatori dalla ridotta capacità motoria, open space, grandi finestre, aria condizionata e prese per ricaricare telefono, tablet e computer a disposizione sotto ogni seggiolino. Un treno da tre vetture lungo cinquantacinque metri, raddoppiabile, dedicato ai pendolari ma anche ai turisti, capace di raggiungere i 130 chilometri orari.
Bello no? Sì, se solo lo Swing non si fosse rivelato una mazurketta stonata. Mazurketta perché gli Swing sono di fabbricazione polacca, per la precisione della ditta Pesa. Un colosso nel settore, dicono. Stonata perché i nuovi treni hanno cominciato da subito a dare problemi. Prima sulla Pisa-Lucca-Aulla dove il sistema tecnologico di sicurezza non riconosceva perfettamente i segnali codificati posti sulla linea, causando così rallentamenti, frenate, fermate improvvise, quindi disagi… Poi anche nelle altre tratte dove sono stati impiegati, compresa la Chiusi-Siena. Tant’è che da qualche giorno tutti e 13 gli Swing in uso in Toscana sono stati fermati e ritirati. Tra gli addetti ai lavori c’è chi parla di “difetti” ben più gravi di quelli segnalati al sistema elettronico, che sono difetti di funzionalità, ma non tali da pregiudicare la sicurezza dei viaggiatori e del personale. Si dice – sottovoce perché si sa, poi Trenitalia è vendicativa e i ferrovieri che pongono domande o denunciano malfunzionamenti li licenzia. E’ successo più volte – che i treni Swing prodotti da Pesa presentassero anche avarie agli assi delle ruote, al sistema frenante… Per questo sarebbero stati bloccati. E da qualche giorno sostituiti con il vecchio “materiale rotabile” utilizzato in precedenza. Per ora queste sono solo voci, non confermate, né smentite. Ma il ritiro fa pensare a qualcosa di serio…
Visto che i problemi si son verificati da subito, viene da dire come mai gli Swing non siano stati verificati prima di metterli in funzione. Chi ha seguito la procedura dell’appalto e della fornitura per conto di Trenitalia e soprattutto della Regione (che ha speso soldi di tutti) dovrà pur spiegare come è andata, quali sono i “difetti effettivi” e come andrà a finire. 48 milioni di euro, più gli 8 di Trenitalia, non sono bruscolini. Poi va detto che i treni Swing sono stati acquistati anche da altre regioni (Marche, Emilia, Abruzzo, Basilicata Umbria..) e quindi la torta, forse avariata, è ben più consistente. Di sicuro il ritiro dei nuovi treni è stato strombazzato meno della messa in servizio..
Ad occhio e croce questo acquisto in Polonia non è stato un buon affare. Che ne sarà degli Swing? verranno rispediti al mittente chiedendo il rimborso o si seguiranno altre strade? Sarà bene che Trenitalia e Regione chiariscano alla svelta, perché se venisse accertato che erano (sono) realmente difettosi, sarà difficile rimetterli in servizio. La gente avrebbe, giustamente, paura a salirci sopra. E i ferrovieri pure.
tutte le volte che leggo gli articoli di prima pagina mi rendo conto di quanto sia importante un informazione puntuale precisa e documentata
Ho trovato in Internet questa interrogazione di SEL:
Difettosi i telai dello Swing, i treni inaugurati sono già fermi. Interrogazione di Sinistra Italiana
ATR220_Swing
trasporti
In molte regioni italiane (Toscana, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Basilicata e Calabria) i nuovi treni per il trasporto pendolari denominati Swing sono stati ritirati dall’esercizio quotidiano per un allarme sicurezza.
Ora la vicenda approda in Parlamento dove Sinistra Italiana, primi firmatari il capogruppo in commissione Trasporti Franco Bordo e il presidente dei deputati Arturo Scotto, ha presentato un’interrogazione urgente al governo per avere tutti gli elementi utili per fare chiarezza.
A quanto riportato da diverse fonti giornalistiche è stato necessario fare accertamenti sui carrelli dei treni Atr220tr-Swing, perché l’agenzia di sicurezza polacca ha segnalato all’equivalente italiana, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle ferrovie (Ansf), che a sua volta ha emesso un safety alert destinato alle aziende di trasporto, possibili difetti che interesserebbero i telai dei carrelli. L’autorità nazionale per la Sicurezza del paese baltico ha infatti inviato una informativa all’Italia nella quale si parla espressamente di 14 casi di “rottura del telaio” registrati in Polonia, dove i treni Swing fabbricati dal colosso Pesa, sono stati bloccati e messi fuori servizio, per “rischio di deragliamenti”.
Peraltro nell’ottobre 2015 guasti ai sistemi di bordo provocarono disagi su alcune linee toscane, e da qualche giorno tutti gli Swing in uso in Toscana pare siano stati fermati e ritirati dalla circolazione, sostituiti dai vecchi convogli. Fatto che pare sia avvenuto anche in altre regioni.
Il colosso polacco Pesa avrebbe ottenuto dall’Italia una commessa di oltre 150 milioni di euro, finanziata in parte dalle regioni, in parte da Trenitalia.
I parlamentari della sinistra vogliono sapere dal governo se i treni Atr220tr-Swing sono stati sottoposti a preventivi controlli di omologazione e sicurezza da parte dell’Ansf prima del loro impiego sul territorio nazionale.
Quanti sono complessivamente gli Atr220tr-Swing acquistati da Trenitalia e dalle regioni italiane.
Quali azioni intende mettere in atto il Ministro dei trasporti affinché si risponda prontamente all’esigenza di accurati controlli tecnici
Quali azioni intende intraprendere il Ministro dei trasporti affinché si faccia luce sulla quantità precisa di denaro pubblico speso per i nuovi convogli Swing;
Che cosa intende fare il governo affinchè sia garantito il servizio di trasporto pubblico per i pendolari, con mezzi idonei e sicuri.
Pare ripresa pari pari da un ns articolo, successivo a questo… fa piacere che si chieda di fare chiarezza
Siccome fare la morale su queste cose al giorno d’oggi urta molte coscenze autoritentesi democratiche, non mi sembra sia una riflessione fuori del seminato dire che con il sistema del profitto ( e ci metto test, controlli, impiego degli uomini e della tecnologia necessaria alla sicurezza e quanto ne consegue)si tenda a ridurre i costi per essere competitivi sul mercato, mi piacerebbe domandare ai sostenitori del libero mercato se tutto questo non sia in definitiva un aggravio di pressione economica sulle tasche dei cittadini. Il fatto è che le scelte politiche non vengono mai fatte ripagare a chi le produce poichè la responsabilità personale ed anche sociale si frantuma e non si può mai risalire alla responsabilità diretta di chi tali scelte compie.Allora quando si parla di ”democrazia” c’è da mettere in conto anche questo.Ad un popolo muto che glissa su tali questioni
e che non s’incazza dello sperpero di risorse perchè sembra che tali fatti non lo riguardino ,alla fine gli sta bene tutto, anche questo !
Vero. ma anche su questa vicenda (peraltro confermata con notizie ancora più gravi dalla Polonia, vedi articolo successivo: http://www.primapaginachiusi.it/2016/04/treni-swing-ritirati-anche-polonia-telaio-difettoso-rischio-deragliamenti/), non ho sentito una parola da parte della politica locale. Nè quella che governa e sostiene la giunta Rossi, né quella che vi si oppone. Eppure i soldi spesi dalla regione sono di tutti e non sono pochi… E il treno è un servizio pubblico. Non a caso si chiama “Trasporto Pubblico Locale”…
Puzza di tangenti ??
Avevamo aziende in Italia specializzate nella costruzione di treni diesel (es. Alstom a Colleferro o Firema a Caserta) e numerose altre sparse sul territorio come Fervet,Magliola,OFV ,ecc ,le abbiamo lasciate fallire o chiudere per chissà quali loschi interessi ,poi andiamo a comprare treni tarocchi dalla Polonia