GEOTERMIA SULL’AMIATA: MORTALITA’ PIU’ ELEVATA CHE ALTROVE, LA REGIONE SAPEVA DEI RISCHI?

La Regione Toscana sapeva di gravi conseguenze sanitarie legate alla geotermia sull’Amiata? Pare di sì. Lo confermerebbero le dichiarazioni dell’arch. Zita, ex dirigente della regione che ha seguito la procedura di VIA (Valutazione impatto ambientale) per la centrale di Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora, dal 2005 al 2012. In particolare Zita avrebbe rivelato in un recente convegno tenutosi a Firenze, che lo studio epidemiologico commissionato dalla Regione per la Valutazione di Impatto Ambientale, aveva registrato un “tasso di mortalità” negli uomini, molto più alto rispetto sia ai paesi limitrofi, sia alla media regionale: + 13%. Una vera e propria decimazione.
Non solo: tale studio avrebbe rilevato anche almeno 54 relazioni, statisticamente significative, tra l’incremento di malattie e i valori di diversi inquinanti presenti nell’aria, nell’acqua e nel sottosuolo di quel territorio, prodotti anche dalle centrali geotermiche. E cioè arsenico, mercurio, acido solfidrico. In particolare lo studio essendo certa l’emissione di tali sostanze dalle centrali geotermiche, stabiliva una relazione certa tra questi inquinanti e l’aumento delle malattie e casi di morte nei comuni geotermici…
Come riferisce il periodico on line “La Postilla amiatina“, l’architetto Zita nel medesimo convegno ha anche riferito che nel 2012 ricevette un parere negativo da parte dell’Agenzia Regionale della Sanità per l’ampliamento della centrale di Bagnore e che quel parere fu trasmesso all’assessore regionale Bramerini. Sulla base del parere negativo, l’ampliamento non doveva/poteva essere autorizzato e si sarebbero dovuti chiudere anche gli altri impianti già in esercizio sull’Amiata. Ma dopo due settimane il parere negativo diventò positivo, per una sopraggiunta comunicazione chiarificatrice del Settore Energia della Regione… L’assessore Bramerini e lo stesso Zita rimasero sorpresi e sconcertati.
La centrale Bagnore 4 è stata potenziata, all’Assessore Bramerini è stata tolta la delega all’ambiente e Zita è stato sostituito come responsabile del Settore VIA e trasferimento al Settore Paesaggio. Naturalmente sa bene che dovrà assumersi tutta la responsabilità di quanto dichiarato e sa che ora verrà “crocifisso”. La Regione infatti ha già annunciato di aver messo la pratica nelle mani degli avvocati.
SANTA FIORA — Dopo le dichiarazioni dell’ex dirigente regionale Fabio Zita sull’impianto geotermico nel comune di Santa Fiora” la Regione spiega cosìa questione: “Non ci sono zone grigie, tutta la procedura che ha portato ad autorizzare la centrale di Bagnore 4 è stata limpida e rigorosa e i pareri rilasciati da Ars, uno dei più autorevoli organi scientifici regionali, sono chiari e coerenti e non esistono motivi per metterli in discussione.
Il direttore generale di Ars, Francesco Cipriani, ha spiegato con puntualità di aver inviato un parere tecnico positivo, successivamente confermato con un approfondimento. Nessun cambiamento di posizione dunque, come risulta dai documenti che chiunque potrà leggere anche sul sito di Ars, dove la Regione ha chiesto di pubblicare i due pareri. La geotermia è una risorsa importante – dice la Regione – e come tale deve essere gestita per lo sviluppo dei territori, favorendo l’impiego di tecnologie sempre più efficaci e capaci di ridurre al massimo gli impatti ambientali. Ed è per questo, ad esempio, che a Bagnore in luogo di una centrale da 40 megawatt ne sono state realizzate due da 20, per far installare ad Enel due abbattitori di mercurio e acido solfidrico invece che uno solo”.
Infine la Regione conclude. “Per quanto riguarda le affermazioni dell’architetto Zita, egli dovrà assumersi pienamente la responsabilità di quanto dichiarato e in questo senso è stata interessata l’avvocatura regionale”.
[…] però che ieri, 13 aprile, sul periodico Prima Pagina Chiusi, è comparsa una notizia intitolata “GEOTERMIA SULL’AMIATA: MORTALITA’ PIU’ ELEVATA CHE […]
Nessuna crocifissione. Fabio Zita è in pensione da qualche mese.
Beh, come si legge nella nota della Regione, pubblicata tra i commenti, pare siano stati allertati gli avvocati per verificare se le esternazioni di Zita siano passibili meno di denuncia… Quindi è probabile che Zita debba difendersi in tribunale, pagandosi il legale, mentre quelli della regione li pagheremo noi…
Conosco Fabio Zita, l’ho incontrato anche ieri. Immagino sia ancora coperto da assicurazione che garantisce assistenza legale.
Lo spero per lui… Ma al di là di questi aspetti, la questione che ha sollevato al convegno del 9 aprile, mi pare veramente rilevante. E l’atteggiamento della Regione, al momento delle decisioni, quantomeno non del tutto trasparente…