REGIONE TOSCANA: ECCO QUANTO GUADAGNANO SCARAMELLI E BEZZINI. MICA POCO!
CHIUSI – Quanto guadagna un consigliere regionale, in Toscana? Parecchio. E questo si sapeva. Più volte abbiamo scritto a proposito di Stefano Scaramelli, per esempio, che certi treni passano una volta sola e se ti capita l’occasione fai bene a salirci sopra. Anche se ciò può causare qualche trambusto al Comune in cui ti eri fatto eleggere come sindaco. Siamo umani. E di fronte alla possibilità di fare carriera politica e di mettere in tasca cifre del genere, tutte certificate, regolari e tassate, quindi senza rubare, la scelta appare del tutto comprensibile. Dal punto di vista… umano. Politicamente un po’ meno. E anche questa alla fine è una valutazione da fare.
Ma veniamo alle cifre. Sul sito della Regione Toscana ci sonno riportate tutte e informazioni relative ai consiglieri. Redditi, incarichi, affiliazioni ad associazioni, spese elettorali sostenute e anche gli emolumenti percepiti tra indennità di carica, di funzione, rimborsi vari ecc. Prendiamo come paradigma i due consiglieri senesi Stefano Scaramelli e Simone Bezzini.
L’ex sindaco di Chiusi, approdato in Regione con 15 mila preferenze, nel giugno scorso (la legislatura è cominciata il 25 giugno 2015) ha percepito, da luglio a dicembre 2015 esattamente 47.427 euro per indennità di carica, più 6.243 euro per indennità di funzione (la presidenza della Commissione sanità), più 13.472 euro per rimborsi relativi all’esercizio di mandato (quota fissa) e altri 11.507 per la stessa voce ma in quota variabile.
Totale 78.650 euro per 6 mesi (in realtà 5 perché in Agosto la Regione non ci son state sedute e attività diverse). Sono 13.108 euro al mese.
In due mesi ha recuperato abbondantemente tutte le spese elettorali sostenute e dichiarate per la campagna elettorale, cifra pari a 22.381 euro. Poi, come si dice, tutta discesa…
L’altro consigliere senese Simone Bezzini ha percepito 47.427 euro per indennità di carica, più i rimborsi in quota fissa e quota variabile per l’esercizio di mandato: 19.027 euro. Nessuna indennità di funzione non essendo presidente d commissione. Totale per i 6 mesi 2015, 66.455 euro, pari a 11.076 euro al mese. Non male neanche l’appannaggio di Bezzini.
Va detto che Scaramelli e Bezzini sono stati praticamente sempre presenti alle sedute. Vorremmo anche vedere…
Già 50 anni fa Guccini cantava di “una politica che è solo far carriera”. Ma è certo che stipendi del genere, anche al lordo delle tasse, sono invitanti. E con una politica ridotta al lumicino quanto a ideali e valori, questa può essere una molla formidabile. A noi, comuni mortali, 157 mila euro l’anno per fare il consigliere regionale sembra una cifra decisamente alta. Sproporzionata. Quasi uno schiaffo alla miseria e a chi fa fatica ad arrivare a fine mese con il proprio lavoro, uno schiaffo alle imprese che chiudono sotto i colpi della crisi.
Sia chiaro, non è colpa di Scaramelli o di Bezzini. Loro sono stati bravi ad infilarcisi dentro… A prendere quel treno… Ma è un sistema che non può durare. Fare politica non può essere come una lotteria, dove se vinci ti sistemi per il resto della vita…
m.l.
No no ti sbagli Marco. Fanno tutto per passione.
serve mica qualche borsa da portare ?
Per queste cifre quanti scenderebbero a patti con la propria coscienza? Non voglio dire tutti ma tantissimi certamente.
E allora l’obbiettivo fondamentale è riportare a livelli ragionevoli le remunerazioni dei politici, così come ricondurre a livelli fisiologici la corruzione.
Poi si può discutere di destra, sinistra e programmi.
Ma in questa situazione in cui un semplice consigliere regionale guadagna tre o quattro volte in più di un docente universitario o di un primario d’ospedale credete davvero che sia possibile ricondurlo ai valori della sinistra?
Nell’arco della legislatura i 5 consiglieri dei 5Stelle restituiranno complessivamente 1,5 milioni di euro.
Quante cose si possono fare con 1,5 milioni di euro in Toscana, proviamo a immaginare. E se lo stipendio se lo riducessero tutti i consiglieri che cifra verrebbe fuori?
E in questa situazione sono più di sinistra Scaramelli e Bezzini o i consiglieri 5Stelle?
Sono più di sinistra io che faccio il piccolo imprenditore in attesa di fallire
Rispetto a certi politici, che non hanno mai lavorato, e che si sbafano stipendi da ricchi che loro stessi si sono assegnati, è ovvio che sei più di sinistra tu. Ma ci vuole poco.
Perché darsi da fare per lavorare, produrre dare lavoro ad altri, pagare le tasse, quando è più comodo, semplice, meno impegnativo, più sicuro “lavorare” per la politica?
Leonello, il mondo del lavoro è sporco assai, concordo. è inficiato di mazzette e camorrine, oggi legittimate dall’uso (improprio) del termine “commissione”, altrimenti e propriamente conosciuta come bustarella, mazzetta, pizzo o tangente che sono,invece, termini denigratori. Termini che rimandano all’illegalità. Le conseguenze nel campo del lavoro sono devastanti: camorre di categorie, interesse individuale che si sovrappone all’interesse dell’azienda che si rappresenta, morte della meritocrazia perchè il lavoro viene dato a chi paga, non al migliore. E, partendo da qui, il quadro peggiora vertiginosamente. è la logica del favore, talmente radicata che sembra impossibile uscirne. A questo si aggiungono gli stipendi da favola riservate a pochi eletti, tra cui alcuni rappresentanti di una politica che pure soffre del “mal dell’interesse mio” . Però, c’è sempre un però. Non bisogna rassegnarsi. Ogni seme piantato oggi, sarà una pianta domani. Fosse anche solo una su dieci, è un punto di partenza e un uno spiraglio di speranza.
Guarda Leonello che codesto è un principio ed una attuazione che deriva da tantissime condizioni ma soprattutto da uno status mentale che è quello che diceva Lorenzoni quando si riferiva ”al treno che passa solo una volta”.e quasi quasi mi sembra che la giustifichi perchè dice che sembra normale approfittarne.Io non la penso come lui su tale tema..E’ quella condizione mentale che spinge le persone ad approfittare a fruire del mondo dei soldi.Il concetto di ”Politica” come tu dici viene inevitabilmente svalutato nelle sue componenti essenziali e culturali.Mentre dovrebbe essere il contrario e certe condizioni dovrebbero essere regolate con ben altre leggi.Ma se la legge la fanno i soliti cani da guardia, i soldi sempre di più affluiranno nelle mano di pochi.Se i partiti sono ridotti a macchine per produrre soldi e non benessere per la gente le cose sono due : o la gente è stata rincoglionita ed ha perso la volontà di unirsi perchè non ci crede più e perchè coloro che si proclamavano a favore del benessere delle classi meno abbienti hanno dimenticato e tradito gli scopi della loro politica, oppure hanno mostrato debolezza e disposizione ad essere penetrati dal sistema dei soldi.Personalmente ho sempre votato a sinistra convintamente finchè la sinistra era rappresentata da un certo partito che tu sai,ma da più di 30 anni è stata frantumata perchè i governi lo sai anche te da chi sono stati fatti e di chi sia maggiormente quella responsabilità.Quindi se non si riflette su questo si vede passare il nostro cadavere nella corrente del fiume e forse nemmeno lo si riconosce.E tutto diventa inutile ed è chiaro che poi si dica che è più facile guadagnare i soldi con la politica che rischiare in proprio lavorando dando lavoro agli altri come dici te. Ma nell’attualità dici il vero.Ti ricordo sommessamente che questa situazione in Italia è iniziata con la fine della 1° Repubblica e con il Craxismo, soprattutto con l’attacco alle conquiste del lavoro (contingenza,ed abbandono degli ideali).Oggi si raccoglie quello che è stato seminato, ed è sempre il solito principio che anche in politica come in strategia militare è valido ”: se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare..”.Ed allora ti ricordi con chi si è alleata per quasi 30 anni la DC e chi stava al governo con lei e ricopriva incarichi molto più importanti del proprio peso elettorale ?.Allora ? Sono quelli che oggi votano Forza Italia e Berlusconi esono sempre tanti, perchè la lezione della storia agli italiani non è bastata.E’ stata distrutta la sinistra e tale tendenza ha avuto un inizio preciso ed anche un termine preciso che è l’attualità dove viviamo.Allora di che ci si lamenta?
Nell’Italia di oggi è normalissimo e comprensibile che qualcuno, avendone l’occasione, cerchi di prendere quel treno che passa una volta sola. Non è buona politica, ma questo è un altro discorso…
Niente affatto Marco, non la penso affatto come te,che in fondo sento che alla fine poi sei portato quasi a giustificare tale atteggiamento( ”ma tale treno passa solo una volta” e ”nell’italia di oggi è normalissimo e comprensibile”), pur ribadendo e separando le questioni del fatto politico e della responsabilità verso chi l’ha eletto e della carriera personale a cui si ambisce.Le due cose starebbero insieme e si potrebbero coniugare senza alcuna forzatura se venissero rispettati i tempi della politica e dei mandati, e DELL’ESSENZA E DELLA RESPONSABILITA’ POLITICA che è compresa dentro tali mandati:La separazione che tu fai nel tuo giudizio è il MEZZO ed il varco per il quale passa il fatto che si possano compiere gli atti di cui stiamo discutendo e per i quali poi si arriva a definire come tu stesso dici ”un altra cosa”. E’ da questo che deriva lo sfacelo del quale oggi ci si lamenta: ”l’occasione” invece Marco era quella della normalità del rispetto istituzionale di finire il mandato che la cittadinanza gli aveva conferito.e non abbandonarlo anteponendo il fatto personale alla possibile carriera politica, perchè se avviene questo dopo si è molto meno credibili quando si dice che si è convolati ad altri lidi perchè da questi si adempia a perorare un maggiore benessere per la comunità,- se mi permetti – si è poco credibili o mi sbaglio ?Questo non lo dico io ma l’hanno notato e scritto anche i membri dell’opposizione, solo quelli del suo partito sono rimasti silenti e di facciata contenti.Ma il resto di tutta la comunità cosa ne pensa? Allora quale fiducia si vuol dare alla politica ed alle persone che la conducono se si afferma alla fine ”che il treno passa solo una volta”.? Ti ricordo che ci sono ancora oggi- pochi per la verità- che fanno politica per pura passione e volontà – e non si aspettano riconoscimenti in denaro o simili, ma partecipano alla politica credendo nel valore delle idee, ed anche sacrificandosi tutta la vita ed anche i tempi che potrebbero essere dedicati alla famiglia.Quello è apprezzabile, non il contrario. Quando la politica viene fatta perchè ”quel treno passa solo una volta” se mi permetti gli si dà un brutto colore, non si rende il servizio che la politica come concezione deve avere.Personalmente io non separo le due cose soprattutto perchè non si tratta di fare il meccanico e nel tempo che resta fare l’ortolano.Questo è un principio che oggi nessuno rispetta più, ecco perchè esiste il degrado che prima di essere materiale passa per quello morale.ecco anche perchè nei tempi attuali che viviamo i partiti al potere tutti-nessuno escluso- si scagliano contro chi vorrebbe farala vivere diversamente la politica.Ma è sempre alla fin fine questione di sensibilità, che è anche intelligenza.E come ho scritto l’intervento nell’altro post delle parole di Upton Sinclair ( al tempo la politica era diversa ):” E’ difficile far capire una certa cosa ad una persona il cui stipendio dipende dalla capacità di non capirla”.ti dico anche l’altro detto che è il seguente ” Per far soldi non serve intelligenza, anzi nella maggior parte dei casi è proprio questa che limita tale azione”.Fondamentalista ? No, giusto, credo.E se parecchi applicassero tale concetto forse il mondo oggi sarebbe un pochino diverso.
Non giustifico alcunché. Dico solo che è così che gira il mondo. Faccio una constatazione. Non dico che sono d’accordo
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