CHIUSI: E COSI’ SAREBBE PRIMAPAGINA IL NEMICO NUMERO UNO DEI 5 STELLE?

CHIUSI – S.P.Q.R. Sono pazzi questi romani, dice spesso Asterix, che è un Gallo, ma non cedrone. E sull’autodeterminazione dei popoli, sulla democrazia e sull’indipendenza ha le idee chiare. Ecco, dopo alcune “esternazioni” uscite sulla stampa quotidiana e sui social network mi verrebbe da scrivere S.P.Q.G. Ovvero Sono Pazzi Questi Grillini. Mi riferisco ai grillini di Chiusi. Non alla Casaleggio Associati…
Da ieri, nell’attesa dell’annuncio della presentazione di una lista per le elezioni amministrative, non avendo altro da dire, si sono inventati un nemico: il sottoscritto e Primapagina. Che un nemico serve sempre. Ma bisogna fare attenzione però, che se lo sbagli il rischio di fare una figura di merda è dietro l’angolo.
Quale sarebbe il problema? E’ presto detto. I Grillini locali non hanno gradito alcune critiche al movimento e soprattutto un articolo che riportava fedelmente i numeri delle “comunarie” dei 5 Stelle per le elezioni comunali di Roma. Come, te la prendi con noi e non scrivi niente del Pd e della farsa delle primarie? hanno scritto, spargendo la nota polemica ai 4 venti e a tutti i quotidiani e blog vari… Per carità, non che uno non possa polemizzare. Peccato però che il sottoscritto e Primapagina avevano già rilevato la “farsa” delle primarie Pd, numericamente irrilevanti quasi quanto le comunarie 5 Stelle e per di più inquinate da presenze anomale, voto di scambio, incentivi in denaro ecc. ecc.
Alcuni dei grillini locali, con assoluta supponenza hanno accusato il sottoscritto e primapagina di scrivere “fuori temo massimo”, quando sono loro che no si sono accorti di ciò che avevamo scritto… Giornalisti forse un po’ lenti. Ma lettori molto distratti.
Stessa cosa sulla vicenda dell’inchiesta sull’appalto a SEI TOSCANA per la gestione dei rifiuti dnell’ATO Toscana Sud.
I soliti grillini ritardatari e disattenti ci hanno accusato di aver ignorato la denuncia dei 5 stelle da cui è partita l’indagine della magistratura e l’iniziativa che i 5 Stelle tennero a Chiusi nel novembre scorso. Errore. Ne avevamo parlato abbondantemente. E molto prima dell’iniziativa novembrina dei 5 Stelle. Esattamente a maggio. Quando ci furono le prime perquisizioni a Sienambiente… Così come avevamo già affrontato il tema rifiuti in Toscana molto prima che i grillini facessero la loro comparsa sulla terra. Dov’è il problema, perché la polemica?
Del resto, chi ha sollevato negli ultimi 10 anni il problema del possibile interramento di rifiuti nell’area di Pania? i grillini o Primapagina? Chi ha scoperto e poi sostenuto la battaglia sulla vicenda del’inquinamento da nichel della zona di Fondovalle, i grillini o Primapagina? Chi sollevò la questione dello stato di degrado del depuratore nuovo di zecca e mai aperto? Oppure la questione del deposito di rifiuti inquinanti di Cascina Pulita nei pressi di Montallese? Per rimanere solo al tema rifiuti e dintorni nel nostro territorio…
Se poi vogliamo parlare dello stadio incompiuto, del centro merci fantasma, della Fornace, delle frane, degli scivoloni propagandistici prima di Ceccobao, poi di Scaramelli e infine di Bettolini l’impressione è che arriveranno secondi, terzi o addirittura quarti anche su questi temi… E anche la politica a suon di denunce e indagini della magistratura non l’hanno mica inventata loro… Son venticinque anni che va avanti così…
Quindi su questo terreno, le “lezioncine” gli amici grillini possono tenersele e farsele la sera tra di loro. O a qualcun altro. Non a noi.
Per il resto, i rilievi critici mossi da queste colonne ai 5 stele locali altro non erano che “consigli utili” (sulla strategia elettorale, su possibili alleanze), ragionamenti amichevoli. E interessati. Se li hanno presi per critiche pretestuose, vuol dire che non hanno capito una mazza. E se non hanno capito dei consigli dati i maniera chiara e trasparente, vuol dire che hanno problemi di comprensione del testo e pertanto non possono, per questo preciso motivo, rappresentare una alternativa credibile di governo al Pd e agli amici suoi (se ne ha ancora qualcuno e pare di no). Non a Chiusi, almeno.
E se è vero, come ci hanno riferito alcuni d loro, che sono “in attesa della certificazione della lista per Chiusi, da parte dello staff nazionale” e che finché tale certificazione non ci sarà, loro non sono abilitati nemmeno a parlare… (all’iniziativa di Primapagina del 26 febbraio rimasero in silenzio infatti), allora c’è da preoccuparsi. Un tale livello di centralismo e “stalinismo” non c’era più nemmeno nel vecchio Pci, già dal 1962… Chi devono aspettare? Chi è che decide?
Ma alla fine del ragionamento crediamo che il problema sia un altro. E’ che i grillini locali si sentono “unti dal signore”, nuovi e bravi a prescindere. E pensano di aver scoperto loro la politica. Non solo: come altri soggetti, mal sopportano le intrusioni. Soprattutto le intrusioni di gente che non fa parte del notabilato e magari viene dalla cintura operaia della Fornace e da quel Pci che non esiste più, ma continua ad aleggiare nei ricordi, nella memoria collettiva… Hanno una certa idiosincrasia per quel mondo, anche per le parole che lo evocano.
Non a caso a prendere cappello contro il sottoscritto e Primapagina sono stati in queste ultimi giorni, con commentini acidi e note stampa soprattutto Bonella Martinozzi e Romano Romanini. Nomi che evocano famiglie di alto lignaggio. Mai confuse con la plebe sempre all’opra china…
E come possono sopportare (o accettare) i consigli di uno che viene dalla plebe e si permette di fargli pure le pulci?
Del resto 5 anni fa ai tempi della Primavera quando eravamo almeno con Romano Romanini sulla stessa barca (la Martinozzi no, lei era a destra all’epoca), proprio Romanini, vale la pena ricordarlo, proponeva come candidato sindaco tale Giorgio Marchetti solo perché dirigente di banca – il solito notabilato – non ex comunista e cattolico (altri motivi francamente non vi erano) e si prodigava in incontri con alcuni imprenditori, come Mario Margheriti, una eccellenza di sicuro nel campo dei vivai, ma anche quello delle tre palazzine costruite davanti alle Torri. E sulle quali i grillini non hanno detto una parola. Neanche fuori tempo massimo. Chissà perché. Solo perché le palazzine sono in territorio castiglionese? O perché sono belle a vedersi?
Insomma tutto questo per dire che è un peccato che una forza nuova e in certa misura innovativa come i 5 Stelle si perda in cazzate del genere, sbagli quotidianamente bersaglio e amicizie. Per Chiusi la deriva autarchica, di autosupponenza e autosufficienza,dei 5 Stelle è un’occasione persa. Hanno voluto prendere le distanze da primapagina? bene ne prendiamo serenamente atto. Amici come prima. I voti si conteranno dopo le elezioni. Ce lo sapremo ridire, come si dice a Chiusi.
P.S. Se a tempo e comodo ci faranno sapere quanto hanno raccolto con la sottoscrizione per l’acquisto della Fortezza gliene saremo grati. E ci impegnamo a darne notizia con grande risalto.
Marco Lorenzoni
Purtroppo quello di attaccare la stampa non compiacente è un vizio molto diffuso in Italia. Niente di nuovo all’orizzonte.
Marco,io non capisco perchè ve la prendete tanto con le tre palazzine dei vivai Margheriti. Perchè non ve la siete presa con quella porcheria,in tutti i sensi,del depuratore sotto alle Torri, quella è veramente una schifezza,anzi una merdata.Perchè non ve la siete presa con lo scempio che è stato fatto davanti al pesce d’oro ? Ci sono tante cose peggiori che sono state fatte male ma, perchè di “allineati” ,non è stato detto nulla.Almeno i costruttori delle tre palazzine,che trovo anche gradevoli,danno lavoro a decine di giovani.Vi dovrebbe preoccupare il fatto che sono state fatte in Umbria,sarà la premessa per la quale un’altra ditta Chiusina porti la sede di là del fosso ?Non sarebbe la prima ! Vi preoccupa il fatto che il Sindaco di Venezia non sia espressione della sinistra,quella sinistra ” acculturata ” che,fra le tante fesserie fatte, ha costruito un ponte dove la gente non sta in piedi e che è costato diversi milioni di euro.Guardiamo alla sostanza delle cose e non per forza al fatto che la sinistra fa cose grandi e di cultura e gli altri sono tutti come quelle cose che finiscono nei depuratori ” Sotto le Torri di Porsenna “
Niccolò, Il depuratore è costato 20 miliardi di vecchie lire (soldi arrivati dal Ministero dell’Ambiente), mica noccioline e fummo proprio noi di primapagina nel 2012 a denunciarne lo stato di degrado e abbandono, prima ancora che fosse messo in funzione. E se oggi funziona (almeno in parte) e fa arrivare (almeno in parte) acqua più pulita al lago credo si debba anche e soprattutto a quella “giornalata”… Quanto alle palazzine Margheriti, in Umbria o Toscana che siano, costituiscono al momento una alterazione del paesaggio in un luogo delicato e molto vicino a due monumenti storici (due che però vanno considerati uno solo, unico) come le Torri… Secondo me e secondo questo giornale si potevano forse fare in luogo meno delicato, non lontano e con minore impatto. Ma siccome siamo stati solo noi a protestare o ad accendere i riflettori su quelle palazzine vuol dire che ai più va bene così. Per il resto, Primapagina non le azzecca tutte, ma credo che non possa essere accusata di essere “allineata” o di accondiscendenza verso gli “allineati” con la giunta chiusina o quelle limitrofe… Basta leggere e sfogliare l’archivio. Volendo. No?
Caro Lorenzoni l’hai proprio fatta fuori dal vaso. Smentisco categoricamente quanto dici a proposito della proposta e delle motivazioni per la candidatura di Marchetti a sindaco e, ovviamente, ci sono i testimoni. Quella ipotesi nacque all’interno del gruppo iniziale che dette vita alla Primavera e non fui io a proporla anche perchè l’ultima volta che ho visto Marchetti avevo tredici anni, correva l’anno 68 ed ero al campeggio di Don Mosè all’Amiata e lui faceva l’animatore. Gli incontri con gli imprenditori furono fatti alla luce del sole insieme ad altri esponenti della lista poi divenuti consiglieri della Primavera, decisi insieme a tutti quelli che parteciparono alla lista avendone concordato i contenuti. Quanto al fatto che certe cose le faccia per interesse c’è la mia storia a smentirti e non sono certo le tue sciocche accuse a turbarmi il sonno. Per il resto continua pure a vagheggiare per le lande nebbiose di una acredine da ex tutto. buon viaggio.
C’ero anche io tra i promotori ecsostenitori della primavera e ricordo benissimo chi proponeva cosa. E io anchecallora non ero d’accordo. Quanto al resto io sarò pure un ex di tutto. Di certo cerco di evitare sbornie (come ho sempre fatto) per movimenti che si autoproclamano nuovi, bravi, immacolati, legalitari e fanno politica come i ragionieri e gli avvocati. E non ho cominciato io a fare battutine acide. E fuori luogo. Auguri per la campagna elettorale.
Intervengo solo per onor di verità. La proposta di candidare Giorgio Marchetti alla guida di una lista civica fu perorata da Marco Fe e non certo da Romano Romanini, che propose fin da subito Giorgio Cioncoloni quando ancora La Primavera, come lista elettorale era tutta da definire.
L’incontro con Margheriti non fu certo una iniziativa personale di Romano tanto che parteciparono insieme a lui sia Alessandro Bologni che Paolo Miccichè e si trattò solo di un sondaggio sulle problematiche economiche del territorio viste da un’azienda importante del nostro comune.
Sul resto non voglio spendere alcuna parola perché, come al solito, fanno fede solo le storie personali sia di chi è stato nominato sia dell’estensore dell’articolo.
Ma Marco Fè all’epoca era del Pd, come faceva a proporre candidature per la primavera? Quel nome uscì n una riunione presso la sede di primapagina e Marco Fè non vi partecipava. Quanto all’incontro con Mrgheriti, nessuno ha detto che fu un’iniziativa personale, né che fosse un “peccato” però, ribadisco, mi farebbe piacere sapere cosa pensa Romanini (e già che ci siamo pure Bologni e Micciché) su quelle tre palazzine davanti alle Torri. E visto che i 5 Stelle dicono di essere l’unica alternativa al Pd presente sulla piazza, anche cosa pensano i 5 stelle, cui Romano mi pare faccia espresso riferimento…Ed è quello che è scritto anche nell’articolo, peraltro.
Ovviamente il mio commento era riferito all’attacco verso il Lorenzoni per le critiche espresse riguardo alle primarie dei 5 stelle. Tutto le polemiche personali forse potevano esserci risparmiate.
Si tratta di polemiche politiche, se vogliamo, non personali. E non è stata primapagina a buttarla sul personale. Credo comunque che anche gli “screzzi” personali, se si parla di politica, aiutino a capire meglio il quadro e a farsi un’idea più precisa. C’è gente che per un articolo critico mi ha trascinato più volte in tribunale, c’è chi ha chiuso i rubinetti della pubblicità e chi ha fatto pressioni su enti e aziende perché li chiudessero… figuriamoci. Né è la prima volta che con Romano non mi trovo d’accordo… Dov’è il problema? Finché si discute c’è speranza. E’ quando non di discute più che prende sopravvento il deserto.Purtroppo, mi pare che in questa campagna elettorale si discuta poco. E se si toglie primapagina, per niente…
No Marco,io testimone, Marco Fè almeno due o tre volte che ci sono stato anch’io ,era presente alle riunioni della Primavera nei locali in via Leonardo da Vinci, l’ho visto e notai la cosa.Non sò se fosse stato iscritto al PD in quel momento, se avesse preso la tessera oppure se l’avesse lasciata, e non sò se avesse preso parte alle riunioni o con quale intento fosse stato presente, forse quello di sola di curiosità, oppure per rendersi conto di cosa si stesse discutendo o su cosa si stesse formando e di cosa si parlasse in quelle riunioni.Per carità nulla da eccepire sulla sua presenza, ma in quanto a quest’ultima posso testimoniare che c’era, questo per onore della verità.
Continua :Anche se non fu presente da Primapagina per la designazione dei nomi, nelle riunioni nella sede della Primavera -appunto- era presente.Ripeto, non sò in quale veste, ma c’era, tant’evvero che io mi chiesi cosa ci facesse.
No, Carlo, le riunioni in via Leonardo da Vinci comiciarono con la Primavera già costituita… I primi incontri si tennero altrove, anche nella sede di Primapagina. E già in quei primi incontri uscirono i nomi che ho citato. Marco Fè ed altri che poi sostennero la primavera erano ancora nel Pd, ne uscirono un po’ più avanti… Ma questo è un dettaglio di un ragionamento tra me e Romano, ormai assolutamente ininfluente rispetto al discorso che stiamo facendo adesso relativamente all’atteggiamento dei 5 stelle e di altri partiti nella campagna elettorale attuale…
Lorenzoni tra me e te non ci sono piu ragionamenti possibili. Di nessun genere. Non mi interessa assolutamente ragionare con chi utilizza le categorie delle “famiglie” per collocare le persone.
Francamente interessa poco anche me ragionare con chi invece di rispondere nel merito e magari criticare un articolo sulle “comunarie” dei 5 stelle e uno sulle primarie de Pd ha preferito buttarla sugli aggettivi per definire il mio modo di lavorare. E senza aggiungere alcun elemento alla discussione su quel tema. Pazienza. Amici come prima.
Cerchiamo di sdrammatizzare e….non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi !
Carlo, io ho fatto un ragionamento politico, magari sgradevole, ma niente altro. E quando una forza politica e un esponente di quella forza se la prendono con la stampa e i giornalisti anziché replicare, in modo gratuito e offensivo, come minimo diffido. Sono abituato così. Sono antico…
gli aggettivi sono importanti sopratutto quando servono a smascherare la demagogia dell’ “oggettività dei numeri” a cui ti appellavi replicando a Carlo. e per quanto riguarda i rifiuti ti ho risposto nel merito delle questioni (politiche e non) e ho criticato (motivandolo) il tuo modo di fare informazione. Dal che ne traggo la conclusione che oltre che antico sei intollerante alle critiche, a meno che non ti giungano secondo le tue regole. Mahhh!
Gli aggettivi sono stati usati “a secco”, in assenza di altre argomentazioni. Che se mai sono arrivate dopo. E quelle sì fuori tempo massimo, visto che sugli argomenti in discussione avevo già ampiamente scritto. Poi uno può essere d’accordo o meno, può rilevare imprecisioni o lacune, addirittura omissioni, ma non può accusare questo giornale e il sottoscritto di silenzio. Ognuno scrive come sa e interpreta le cose per come le vede e per quello che ne sa. Se fossi intollerante alle critiche avrei smesso da un pezzo di fare questo mestiere. Sto diventando, con la vecchiaia, un po’ intollerante alla cazzata, alla denigrazione gratuita questo sì… Ma sarà l’età e il back ground “antico”… Personalmente, credo di aver fatto e di fare onestamente e seriamente il mio lavoro. Con la coscienza sono a posto e questo mi basta. Non è un mestiere con il quale si possono far soldi (non a questi livelli, almeno)… E per me l’incidente, se così si può definire, è chiuso.