CHIUSI, SCARAMELLI CONTRO I CONSORZI DI BONIFICA TOSCANI
IL SINDACO NON CONCEDE I LOCALI PER LE VOTAZIONI. CHE PERO’ NON RIGUARDANO IL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA VALDICHIANA ROMANA E VAL DI PAGLIA…
CHIUSI – Il Sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, contro i consorzi di bonifica ed il loro imminente rinnovo. Non è una novità. Più volte, Scaramelli, aveva manifestato l’intenzione di non concedere i locali ed il personale per le elezioni del 30 Novembre. Oggi su facebook il Sindaco ha postato: ” Spendere 2 milioni di euro per fare le elezioni dei consigli di amministrazione dei consorzi di bonifica è una follia! Per fare cosa? Per dire che l’erba dei fossi va tagliata. Tagliatela e basta. Per tale motivo il Comune di Chiusi NON si renderà complice di questo sperpero di soldi pubblici e per tale motivo NON concederà i propri locali ed il proprio personale per svolgere le operazioni di voto di una nuova “baracca italiana”. I consorzi andrebbero aboliti e non caricati di poltrone inutili”.
Va detto però che il rinnovo degli organismi consortili riguarda i consorzi recentemente accorpati (da 33 a 6) dalla regione Toscana e non riguarda il Consorzio di Bonifica della Valdichiana romana e Val di Paglia che ha sede proprio a Chiusi, ma fa riferimento al bacino del Chiani e quindi del Tevere. E’ questo consorzio che associa la maggior parte dei proprietari di immobili chiusini e ad esso la maggior parte dei chiusini versa la quota per la tutela dei corsi d’acqua. Solo i proprietari di immobili di Chiusi Città, Montallese e Montevenere fanno riferimento al consorzio chiamato al voto.
Voto che il 30 novembre si svolgerà nei locali del Consorzio di Bonifica della Valdichiana, in via Trieste allo Scalo, ma solo perché il sindaco non ha concesso locali comunali per “non essere complice di uno spreco”.
Ma non è solo Scaramelli a schierarsi contro i consorzi di Bonifica toscani. Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marina Staccioli in un comunicato ha affermato: ” Per le ultime elezioni consorzili di cui abbiamo i dati (2006/2007) sono stati spesi complessivamente 816.792,79€, a fronte di una partecipazione del 2,53% dei consorziati. Si scarica la colpa sulla scarsa partecipazione ma che cosa è stato fatto fino ad oggi per informare i cittadini aventi diritto di voto, ovvero tutti coloro che pagano la tassa sulla bonifica?”. Staccioli ha annunciato una mozione in Consiglio Regionale per rinviare le elezioni consorzili.
Anche a Siena, il “caso” consorzi di bonifica è stato oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale da parte dei consiglieri di minoranza Cortonesi e Bianchini. Nello specifico si parla delle cartelle pazze perchè oltre alle questioni delle elezioni c’è anche da registrare molte lettere ricevute e che chiedono pagamenti; ” In merito alle “cartelle pazze” dei Consorzi di Bonifica della Toscana, -afferma l’interrogazione rivolta al Sindaco Valentini – che hanno disseminato allarme e preoccupazione nei cittadini, non è sufficiente una semplice dichiarazione del Commissario ad acta: per il Consorzio Toscana Sud (di cui farebbe parte Siena) Renzo Ricciardi. Questo per più motivi. In primo luogo, specialmente nel comune di Siena, sono giunte cartelle a tanti soggetti ignari di essere inseriti in elenchi di consorzi soppressi. Tra l’altro pubblicando apertamente sui vari siti dati personali che potrebbero anche violare la legge sulla privacy. Una brutta figura per il presidente della Regione Enrico Rossi che ha firmato la comunicazione con cui si elogiava l’iniziativa e si inviava l’avviso di convocazione per l’elezione dell’assemblea consortile. La pubblicità sul progetto di razionalizzazione dei 33 ex consorzi non sembra sia stata molto felice. Inoltre si parla di soppressione di enti inutili. Visti anche gli approfondimenti legali che sono stati fatti sulla stampa locale, ma veramente c’è ancora bisogno di questi enti? Cosa fanno questi carrozzoni per evitare, con i soldi dei contribuenti, i disastri ambientali cui oramai purtroppo ci stiamo abituando? Se come si apprende dalla stampa, i vari commissari ad acta non intendono smentire, con una comunicazione formale, quanto erroneamente inviato, allora sarà il caso che ci pensi qualcun’altro. Anche perché la gente oramai è talmente sfiduciata degli apparati statali, che sorge il sospetto che l’iniziativa sia più finalizzata ad un preventivo avvertimento di nuova gabella, che per l’adempimento elettivo fine a se stesso. Per Siena la persona più indicata è il Sindaco. Valentini quindi ufficializzi subito che le comunicazioni del Consorzio di Bonifica n. 6, che riguardano il nostro comune, sono da ritenere nulle e prive di ogni efficacia”.
Secondo alcune stime le elezioni del 30 novembre potrebbero costare fino ad un milione e ottocento mila euro. Diviso per le dieci provincie toscane, anche il senese andrebbe a contribuire per una bella fetta. «Una cifra spropositata – rileva il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, Alessandro Cinughi de Pazzi – che sarebbe meglio spendere per tutelare il territorio invece che sperperare per organizzare le elezioni di tali carrozzoni a cui non partecipa nessuno e che vedono eleggere con quote riservate, non chi paga i contributi, ma i soliti politici o ex politici che non hanno altre occupazioni».
Ricordiamo che la Regione Toscana ha riformato con una legge l’attività di bonifica, riducendo il numero dei consorzi da 33 a 6. La legge troverà piena applicazione il 30 novembre con le elezioni che permetteranno ai cittadini proprietari di immobili di eleggere i 90 componenti delle assemblee dei nuovi consorzi di bonifica. Sono poco meno di due milioni gli aventi diritto al voto (tra cittadini e persone giuridiche). Circa 310 i seggi previsti.
La spesa per queste elezioni si aggirerà intorno a 1 milione e 800 mila euro e si prevede che saranno circa 30 mila i voti espressi con una partecipazione tra l’1% e il 2% degli aventi diritto, facile calcolare che ogni voto potrà costare anche più di 60/70 euro. Troppi?
Si può discutere ed è giusto farlo sui costi di certe operazioni e sulla gestione di enti come i Consorzi di Bonifica. Ma fiumi, fossi e canali vanno tenuti in ordine, l’erba va tagliata, e qualche consorzio lo fa e fa anche opere di tutela dei corsi d’acqua e di prevenzione rispetto al rischio idraulico. Senza alcune di queste opere, come certe vasche di espansione realizzate negli ultimi anni dal Consorzio di Bonifica della Valdichiana romana, per esempio, l’alluvione del 12 novembre 2012 che devastò Orvieto Scalo e Ponticelli avrebbe certamente fatto danni più gravi e oggi staremmo a parlare di tragedie come quella della Sardegna. Con morti, feriti e dispersi. Lo stesso Consorzio sta realizzando una vasca di espansione del torrente Tresa nei pressi di Moiano per mettere in sicurezza non solo Moiano, ma anche il paese di Scaramelli, spesso minacciato e messo a dura prova dalle piene di quel fosso quasi sempre asciutto, che però quando si gonfia fa paura…
David Busato
Sono sorpreso ma soddisfatto che, almeno a Chiusi, qualcuno ha aperto gli occhi su questa vergogna tutta italiana…
Lascio a chi fa politica l’onere di stabilire quale sia la forma migliore per gestire le opere idrauliche del territorio, di certo penso che tutte le volte che un cittadino (e a maggior ragione un consorziato) viene chiamato ad esprimere il suo diritto di voto non sia mai sbagliato, anzi.
La democrazia ha dei costi, i costi previsti per le votazioni, poco meno di due milioni di euro, per poco meno di due milioni di aventi diritto, non mi sembrano troppo distanti dalla cifra recentemente richiesta dal partito di governo del territorio per le proprie primarie, anzi.
Non capisco poi dove voglia andare a parare l’autore dell’articolo quando dividendo il costo totale (certo) per i partecipanti (previsti) ottiene l’abnorme costo/voto; quale sarebbe la sua soluzione per evitare gli sprechi? Limitare il suffragio universale? Chiamare al voto solo (a discrezione di chi poi) alcune categorie di cittadini? Non mi sembra una bella soluzione, anzi.
IL conto è stato fatto da esponenti molto più autorevoli del sottoscritto e sinceramente sono costi troppo alti e lo dicono in tanti. I consorzi certo servono ma non costano troppo? Domanda legittima come è legittimo far votare i cittadini. Grazie del commento.
Complimenti Stefano, condivido la tua posizione, e’ giunto il momento di cambiare atteggiamento, ribellarsi a questo sperpero di soldi per disservizi palesi!!!! Continua cosi’ e non mollare…
Questa tifoseria mi preoccupa e non poco! Quanto successo in Sardegna, qualche anno indietro in Liguria, poco tempo fa’ nel grossetano e spesso a Chiusi Scalo, anche se di dimensioni inferiori,dovrebbe insegnarci che l’assetto idrogeologico del nostro territorio è un problema serio. C’è una strategia comune nella classe dirigente di questo Paese ? Tutte le istituzioni Toscane sono amministrate dal PD, la Regione fa un intervento di riordino che vede coinvolti i Comuni e le Province in prima persona e il nostro Sindaco si dissocia ! non poteva dirglielo prima ! Va a finire come sempre, spenderanno un sacco di soldi per organizzare questo progetto e poi prima che diventa operativo ci saranno altri interventi. Ad esempio il riordino o l’eliminazione delle province! ci ricordiamo il calvario delle Comunità montane? E intanto noi cittadini aspettando l’ultima idea del vincitore di turno paghiamo ! Ma un piano nazionale che indichi competenze e finanziamenti certi noo?
Il sindaco di Chiusi si schiera contro consorzi che riguardano solo in minima parte Chiusi. Questo lo dovrebbe dire… A Chiusi, se dici Consorzio di Bonifica, pensi a quello che ha sede in via Trieste. Che con le elezioni de 30 novembre non c’entra nulla… Un po’ più di chiarezza e meno propaganda, please…
Il sindaco di Chiusi si schiera contro consorzi che riguardano solo in minima parte Chiusi. Questo lo dovrebbe dire… A Chiusi, se dici Consorzio di Bonifica, pensi a quello che ha sede in via Trieste. Che con le elezioni de 30 novembre non c’entra nulla… Un po’ più di chiarezza e meno propaganda, please…
Qualcuno l’erba la deve tagliare. Qualche consorzio lo fa. E fa anche opere di tutela per evitare alluvioni o quantomeno limitarne i danni. Senza alcune di queste opere, per esempio, l’alluvione del 12 novembre 2012 ad Orvieto e Ponticelli avrebbe causato una tragedia, come in Sardegna.
E siccome il voto non riguarda il Consorzio di Bonifica della Valdichiana Romana e Val di Paglia, che a Chiusi è quello che associa la maggior parte dei cittadini proprietari di immobili, sarebbe bene che lo stesso Scaramelli fosse un po’ più preciso nelle sue esternazioni. Così rischia di ingenerare confusioni…
[…] e se la cantano a spese nostre. Oltretutto, a quanto si apprende dalla stampa (In particolare le dichiarazioni del Sindaco di Chiusi, Scaramelli), le prossime elezioni costeranno la bellezza di circa 2 milioni di €, per una partecipazione che […]
Mi domando come fa un amministratore a parlare così a sproposito pur di apparire come il salvatore della patria. Non mi sembra che i consorzi di bonifica servano a tagliare solo l’erba come qualcuno ha ricordato. Poi che si fa si abolisce il diritto di voto perchè costa ed è un inutile perdita di tempo??
CHIUSI. SCARAMELLI CONTRO I CONSORZI DI BONIFICA http://t.co/JgrYbzy70e
Condivido il pensiero di Stefano Scaramelli: “Spendere 2 milioni di euro per fare le elezioni dei consigli di… http://t.co/3S322Xi3r7
Le parole del Sindaco di Chiusi contro i consorsi di bonfica:
“E’ inutile fare le votazione per dire che bisogna… http://t.co/9x32BIVCZc